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Canzoni che amo......canzoni che, in qualche modo, mi appartengono......


VORREI
(Facchinetti-Negrini) Vorrei essere un bambino che scavalca un vecchio muro e si ritrova in faccia il mare. Vorrei essere un gradino dove inciampa un impostore e si riposa un muratore. Vorrei essere pioggia per bagnare il deserto. Vorrei spegnere il buio, rispuntare all'aperto. Vorrei essere un amante che scatena un temporale per sentirsi dire amore. Vorrei esser l'elefante che ha pazienza, che ha memoria e schiaccia chi gli fa del male. Fermerei il mio cuore per scoprire finalmente chi ama solo a parole e per chi sono importante. Io vorrei fantasia, libertà, mondi soli che si uniscono. Io vorrei questa felicità che non fosse solamente mia. Io vorrei mille amici per casa e una donna quando vanno via. Ma ora basta parlare d'amore, rimbocchiamoci le maniche. Per esempio vorrei rimanere me stesso. E a piccoli passi far di meglio vorrei. Vorrei essere una bomba che non scoppia sulla gente ma fa solo un buco in cielo per tirare giù quel Dio dal suo celeste continente e ricordargli che ci siamo. Vorrei essere un uomo che ha soltanto una faccia. Vorrei essere il sole se la luna mi abbraccia. Io vorrei una vita più vita, pane e vino senza lacrime. I miei vecchi abbronzati e felici e vederli sempre giovani. E una banda chiassosa per strada che ci dica che è domenica. E vorrei, io vorrei, si vorrei non difenderci ma vivere. E alla fine del viaggio quando il tempo è scaduto. Vorrei andare a dormire dove io sono nato.

 

IL GIORNO PRIMA (Facchinetti - Negrini)
Può accadere senza che la sveglia suoni
a metà di un sogno o a un tiro di pallone
a metà concerto o sull'autostrada
che la mezzaluna ha il sole sulla coda
e i carabinieri fanno benzina
o a metà del salto di una ballerina.
Può accadere appena ti è venuto in mente
che se chiedi scusa non ci perdi niente
mentre le ragazze asciugano i capelli
mentre i giocatori studiano i cavalli
può accadere e tu lo sai.
E se fosse autunno non faremmo in tempo
a mangiare i funghi nati dalla pioggia
a finir gli amori nati sulla spiaggia
e se fosse aprile pensa che peccato
che non e finito ancora il campionato.
E se succedesse mentre tu sei sola
non potrei lasciarti l'ultima parola
e poi e poi può capitare
anche se stasera
c'è un tramonto troppo sano, troppo mio
per aver paura anch'io.
E potrebbe essere anche domattina
coi banditi in banca per una rapina
coi bambini a scuola ad imparare il mondo
ed i pescatori ad imparare il fondo.
Se al di là del cielo
nel momento esatto fossero a guardare
sembrerebbe solo
lo strizzare d'occhi di una stella
fuochi da lontano
poi la notte torna normale
e non se ne parla più.
Oltre il giardino, oltremare
sarebbe lontana la realtà
come piccole nuvole
come vecchi giocattoli
e i giornali hanno un mese e i pensieri riposano.
Ma guardati, guardami e dimmi
se dovessimo noi ricominciare
con le pietre e con gli alberi
sopra l'ultima isola
non è meglio pensare
che non può succedere.
Non funziona come in certi films minori
che a salvare il mondo bastano gli amori
può accadere adesso mentre sto cantando
mentre c'è poesia
mentre sto contando
quanti fogli mancano alla vita mia
e si va a ballare
e si va a mangiare o quello che ti pare
ed è tutto a posto
e potrei giurare
che il resto è fantasia.
Ma il bottone selvaggio è di un bel rosso pulito
ed aspetta soltanto qualche vecchio soldato
con la faccia di cera, con le chiavi ed i guanti
con la giacca severa, con le croci davanti
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.
A curare i difetti delle case e dei cuori
a comprare i biglietti per momenti migliori
a pensare che oggi porta dritto a domani
a camminare sull'acqua per fermargli le mani
e noi
siamo qui, siamo qui, siamo qui.


TU DOVE SEI
(Canzian-Negrini) Tu sei sparita all'improvviso senza un dove nè un perché in quel mattino maledetto, dimmi dove sei. Mi han consolato, ti hanno vista o forse, no non eri tu nessun telefono ha suonato, non esisti più. Ma perché, perché, tu perché. Vuoi dirmi perché. Sono impazzito per trovarti, ho perquisito terra e cielo in quale storia sei finita, dimmi dove sei. Io scherzo e rido con la gente e dopo piango di nascosto van salvate le apparenze e non è facile. Ma perché, perché, tu perché. Vuoi dirmi perché. Tu dove sei, a chi impedisci di fumare, e chi fai sognare. A chi sbatti porte in faccia adesso, li con chi sei. Di chi è il pigiama che hai addosso, se ce l'hai. Chi ha il permesso di spogliarti adesso. Li dove sei, ti viziano o ti fan del male, e come stai. Sei in gabbia o in paradiso, amore chiama se puoi. Non ce l'ho con te, lo so si sbaglia sempre in due. Ma perché di te non so più niente? Se per conoscere qualcuno devi perderlo così, che cosa posso fare adesso per riprenderti, credevo di essere il più forte, invece mi son fatto male. Ho il cuore e le valige pronte, dimmi dove sei, ma perché, perché, tu perché, non sei più qui, perché. Tu dove sei, chi ti fa le facce buffe, chi ti toglie dai guai. Stai lavando un pavimento o sei regina di un re. Son domande sceme di chi muore senza te. Nasce un giorno nuovo e non ti trovo. Ma dove sei, chi è che chiama, chi interrompe i miei pensieri, chi è? È un interferenza, è uno sbaglio parla, chi sei? C'è un respiro appeso al filo del telefono. Se sei tu davvero io ti aspetto.

 


DIRITTO D'AMARE (Battaglia-Negrini)

Piegato in un pacco sottile c'è il tuo vestito di qualche anno fa;
memoria di un amore che fu primavera e adesso è precaria routine.
Eppure lo specchio è gentile, non mostra quasi traccia del tempo che va,
si vedono ragazze coi libri di scuola
che sembran più vecchie di te,
ma lui si addormenta leggendo, è già tanto se c'è.
E una donna ha diritto d'amare e occasioni ne hai,
non ti arrendi ai tramonti del cuore,
eri bella e lo sei.
E i tuoi figli ormai prendono il largo, perché quella è la via
e lui sembra un cliente d'albergo, buonanotte poesia.
E quanto bisogna soffrire
per ingannare gli anni ed entrare nei jeans,
e allora ti domandi dov'è che hai sbagliato,
cos'hanno le altre e tu no.
Eppure il tuo frutto maturo
trattiene tanto amore che scoppia tra un po',
e lui candidamente non si accorge di niente,
a parte che è amaro il caffè,
sei forte ma intorno c'è un muro più forte di te.
E una donna ha diritto d'amare
sei al giro di boa,
non hai tempo di farti cullare
dalla malinconia.
E lasciarti cadere le braccia
non è quello che vuoi,
quanta voglia di sbattergli in faccia
che non c'è solo lui.
Il tempo è una lama sottile,
millimetri per volta si porta via te,
quell'anima un po' zingara e un po'
guerrigliera
è il solo dottore che hai,
magari è influenza d'autunno,
va via prima o poi.

Prima o poi troverò il tempo di scrivere qualcosa anch'io..........